Comunicato Sentenza laureati in Farmacia

I laureati in Farmacia nel cd. Vecchio Ordinamento possono insegnare tutte le materie dei possessori della laurea specialistica LS/14 e della laurea magistrale LM/14.

Il Tribunale di Sulmona con una recente pronuncia ha ritenuto che tutte le classi di concorso a cui si può accedere con la nuova laurea specialistica in “Farmacia” (LS14) o con la nuova laurea Magistrale in “Farmacia e Farmacia industriale” (LM14) debbano essere aperte ai possessori dell’equiparata ‘vecchia’ laurea quinquennale in “Farmacia” conseguita nell’ordinamento ante DM n. 509/1999.

Il problema ormai risalente, tanto da dar luogo anche a diverse interrogazioni parlamentari, nasce dal fatto che i docenti laureati in Farmacia nel cd. “Vecchio Ordinamento” non vedono riconosciuto il proprio titolo di studio per l’accesso ad importanti classi di concorso quali, soprattutto, la A013 (“Chimica e Tecnologie Chimiche”), a fronte tuttavia dell’ammissione nelle stesse classi dei laureati con la LS/14 o con la LM/14 con un pressochè identico percorso di studi.

Seppur non contenuta nelle Tabelle allegate al DM n. 39/1998, che ha regolamentato i titoli di studio per l’accesso alle singole classi di concorso di insegnamento, tuttavia, il Tribunale di Sulmona ha ritenuto validi non solo i titoli espressamente indicati nel D.M. n. 39/1998 ma anche tutti quei titoli che, seppur non nominativamente indicati in quest’ultimo, sono da ritenere “idonei” in ragione delle equiparazioni tra i titoli di studio rilasciati nel corso del tempo dall’ordinamento universitario italiano (tra cui appunto la laurea in Farmacia ante DM n. 509/1999 ad opera del D. Interministeriale 09.07.2009).

La ricorrente, dunque, rappresentata e difesa dall’Avv. Nino Ruscitti del foro di Sulmona, laureata in Farmacia nel cd. “Vecchio Ordinamento”, è risultata ammessa all’inserimento nella III fascia delle Graduatorie di Istituto anche per le classi di concorso A013, C290 ed A033 dalle quali era sta in precedenza esclusa.

Avv. Nino Ruscitti