Mobilità docenti: il Tribunale di Foggia condanna il M.I.U.R. per errori algoritmo in favore di un insegnante salentino

 

Il Tribunale di Foggia ha accolto il ricorso presentato dall’avv. Nicola De Donno di Maglie (Le) in favore di un insegnante che ora potrà ricongiungersi al proprio nucleo familiare.

Il docente, che aveva partecipato alla “Fase C” della Mobilità straordinaria 2016/2017, si era visto assegnare dal famigerato algoritmo ad un Ambito Territoriale in provincia di Foggia, espresso come preferenza n. 19 nella domanda di mobilità, mentre altri docenti, partecipanti alla stessa fase ma con punteggio nettamente inferiore, avevano ottenuto l’assegnazione nell’Ambito Puglia 0018.

Il Giudice del Lavoro, con l’ordinanza n. 56079 del 14 dicembre 2016, ha dato ragione all’insegnante, in quanto: “È evidente, sulla base della prospettazione attorea e della documentazione prodotta, la illegittimità dell’operato dell’amministrazione scolastica, laddove ha assegnato le sedi vacanti e disponibili comprese nell’ambito territoriale Puglia 0018, a docente con punteggio inferiore. Tale modus operandi, si pone in netto contrasto con le regole che presiedono la formazione delle graduatorie nelle procedure concorsuali, in conformità ai principi di buon andamento e imparzialità della P.A., sanciti dall’art. 97 Cost.”.

 Il Giudice, sposando la tesi sostenuta dall’avv. De Donno, ha anche riconosciuto la sussistenza dei presupposti per l’accoglimento del provvedimento d’urgenza, ai sensi dell’art. 700 c.p.c. in quanto “il trasferimento presso una sede lavorativa distante circa 300 km dal proprio luogo di residenza incide negativamente sulla vita personale e di relazione del ricorrente, peraltro padre di un bambino, con gravi ripercussioni soprattutto in termini di repentino sconvolgimento dei delicati equilibri familiari e genitoriali”.

L’Ufficio Scolastico Regionale, è stato dunque condannato ad assegnare il docente in provincia di Lecce, ad una sede compresa nell’Ambito Territoriale Puglia 0018.

Avv. Nicola De Donno