Finalmente la Categoria degli I.T.P. viene considerata dal M.I.U.R.

Per molti anni gli Insegnanti Tecno Pratico (I.T.P.), sono stati considerati come figli di un Dio minore.

La categoria degli Insegnanti Tecnico Pratici (I.T.P.), istituita con D. Lgs. 7 maggio 1948 n. 1277, ricomprende tutti quei DOCENTI, muniti di competenze teorico-pratiche, ai quali sono affidati specifici incarichi di docenza normalmente espletati con attività didattiche che si svolgono prevalentemente nei laboratori. 

Le mansioni assegnate a tali docenti sono svolte sia in compresenza con altro docente della disciplina di riferimento, cui sono rimessi i profili teorici della materia, sia in modo autonomo, dando luogo quindi ad un necessario ed ineludibile momento di applicazione pratica di conoscenze e di nozioni generali ed astratte acquisite dagli studenti.

La figura professionale de qua è assolutamente equiparata a quella dei docenti in possesso di diploma di laurea, nei confronti dei quali non sussiste alcuna subordinazione gerarchica o funzionale. 

Ed infatti, l’art. 5, co. 1 bis del D. Lgs. 16 aprile 1994 n. 297 (come introdotto dall’art. 5 della L. 3 maggio 1999 n. 124) prevede che i docenti I.T.P. facciano parte, a pieno titolo e con pienezza di voto deliberativo, del consiglio di classe, anche qualora il loro insegnamento si svolga in regime di compresenza. Essi, inoltre, possono essere nominati a pieno titolo nelle commissioni per gli esami di Stato, rappresentando la propria materia con piena autonomia di voto.

Grazie all’Avv. Giuseppe Versace del foro di Bologna, precursore di ricorsi per la tutela degli I.T.P. nel giugno del 2017, anno di aggiornamento delle graduatorie di terza fascia d’Istituto per il Personale docente, per il triennio 2017/2020, si è incominciato un contenzioso, presso il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – sez. Roma, a sostegno della categoria, al fine di essere inserimenti in seconda, sostenendo che il diploma posseduto dagli stessi, dovesse essere considerato abilitante, con conseguente inserimento nelle Graduatorie di seconda fascia d’’Istituto. Per numerosi docenti, tale ricorso è stato accolto, ed attualmente gli stessi ancora sono in seconda fascia d’Istituto di tale graduatoria, con la possibilità di lavorare e maturare i tre anni di servizio, che attualmente servono per il prossino Concorso Straordinario, di prossima pubblicazione. Ciò grazie agli studi legali hanno portato alla ribalta la categoria degli I.T.P., che per molti, anche tra i Docenti stessi, era sconosciuta.

Il M.I.U.R., in tutti questi anni ha considerato gli I.T.P., Docenti di serie B.

Avv. Giuseppe Versace