Giustizia è fatta – La Corte d’Appello di Milano sezione lavoro nell’udienza del 23/09/2011 ha emesso la seguente sentenza.

(Federazione Gilda Unams – Sede provinciale di Como)

 

La Corte d’Appello di Milano sezione lavoro nell’udienza del 23/09/2011 non ha avuto dubbi sulla vertenza intentata da una nostra associata Assistente Tecnico, nei confronti del MIUR.

I Dirigenti degli Istituti Scolastici “G. Romagnosi” di Erba e “E. Vanoni” di Menaggio, anni addietro, attenendosi alle illegittime disposizioni impartite dall’Ufficio Scolastico Territoriale con sue circolari, avevano stipulato un contratto individuale di lavoro sino al 30 Giugno in luogo del 31 Agosto, nonostante il posto fosse vacante e disponibile in organico di diritto.

L’ A.T.A. si è rivolto presso i nostri Uffici F.G.U. di Como ed assistito nella vertenza dal Coordinatore Provinciale di Como Gilberto Scarcello, ha ottenuto il riconoscimento dei propri diritti.

La conciliazione, presso la DPL di Como, era avvenuta senza esito (l’amministrazione non si è presentata); da qui il ricorso al Tribunale di Como in funzione di Giudice del Lavoro il quale aveva ritenuto, inspiegabilmente legittimo, l’operato degli Istituti nell’assegnare le supplenze al 30/06.

L’ostinazione del Coordinatore Provinciale e dell’Avvocato Nicola Manfredi del Foro di Como, sicuri sulla illegittimità dei contratti stipulati dai Presidi, ha condotto all’impugnazione della sentenza in appello.

In accoglimento del ricorso, la Corte d’Appello di Milano ha infine riconosciuto la illegittimità del termine del contratto al 30 Giugno, condannando il Ministero a pagare a titolo di riconoscimento danni un importo pari alle mensilità di retribuzione maggiorate degli interessi maturati, e a riconoscere alla lavoratrice il corrispondente punteggio ai fini giuridici. Il Ministero è stato inoltre condannato a rimborsare alla lavoratrice le spese legali nella misura di euro 1.000,00 per il primo grado di giudizio ed 1.000,00 euro per il secondo grado, oltre accessori di legge.

Il Coordinatore Provinciale, Gilberto Scarcello esprime gradimento per il risultato conseguito, auspica che la sentenza metta un punto fermo nel conferimento degli incarichi di supplenza per il pieno riconoscimento dei diritti del personale precario.

Si confida che l’Amministrazione cambi l’orientamento finora manifestato e si affidi più spesso alle procedure conciliative per evitare la soccombenza in sede processuale.