Attentato di Brindisi

 

Lettera del Ministro Profumo
alle studentesse e agli studenti della scuola italiana
(19 maggio 2012)

Care ragazze e ragazzi,

vi scrivo come Ministro, come padre ma soprattutto come italiano a voi che rappresentate il futuro del nostro Paese. Oggi siete stati selvaggiamente colpiti, per la prima volta nella nostra pur travagliata storia unitaria e repubblicana, davanti ad un edificio pubblico nel quale vi stavate recando sicuri di essere protetti, per imparare a diventare cittadini. Capisco dunque che dentro ciascuno di voi e tra i vostri amici e compagni di classe possa nascere, assieme al dolore per la morte assurda della vostra compagna, un sentimento di sgomento per essere stati aggrediti lì dove non doveva succedere. Il vostro sgomento è quello di tutti. Colpire da vigliacchi una scuola è infatti colpire l’Italia intera, perché lì si forma il suo futuro. Dovete credermi, sento profondamente questa responsabilità e con me tutto il Governo e l’Italia intera. Faremo di tutto perché una cosa del genere non succeda mai più, affinché voi entrando nella vostra scuola pensiate solo ai compiti e allo studio, alle amicizie e allo sport.

Immagino vi siano dentro di voi sentimenti come dolore e rabbia: non abbiate paura di averli. Oggi sono naturali. Solo vi dico e vi chiedo di non cedere ad essi, pensando di essere soli. Non lo siete. Siete invece la parte più importante di una grande comunità sulla quale potete contare, a partire dai vostri insegnanti e dal personale che lavora nella scuola. Sulla forza e sulla saldezza di questa comunità che ha in voi il suo futuro potrete fare affidamento affinché domani questi sentimenti possano lasciare il posto alla speranza e alla fiducia. Speranza che il Paese nel quale vivete diventi sempre più a vostra misura e sempre meno ceda spazio a illegalità e violenza.

Noi sapremo unirci: voi potete contare su di noi. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni lavorerò ad iniziative in questo senso. Vi dimostreremo che i terribili fatti di oggi sono un segno di debolezza e non di forza di chi li ha compiuti. Vedrete che non sarete lasciati soli.

A presto

Francesco Profumo

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FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA

Non ci sono parole di fronte a una logica che prevede l’uccisione di ragazze e ragazzi che vanno a scuola.
Hanno colpito una scuola ed è la prima volta che accade. Una scuola intitolata a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, a vent’anni esatti dagli attentati di Capaci e di via D’Amelio.

Non chiamiamoli bestie, gli autori di questo orrore. Sono persone che hanno scelto di farlo. Lo hanno programmato, organizzato. Hanno deciso di uccidere dei ragazzi e delle ragazze. È un passaggio terribile, un salto nella disumanità.

Non ci sono parole, ma bisogna trovarle.

C’è bisogno della scuola. Di tanta buona scuola. Per esecrare quanto accaduto. Per riconoscere e ricordare la vittima, per essere vicini ai ragazzi e alle ragazze feriti, agli studenti, ai loro compagni e amici, alle famiglie. Per sostenere una città intera che dovrà trovare la forza di una risposta di civiltà e di riscatto democratico.

C’è bisogno di una reazione forte del Paese contro questa infamia, una reazione che dovrà partire prima di tutto dalle scuole, dai lavoratori e dalle lavoratrici e dagli studenti.

La FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola saranno in prima fila in questa battaglia per la legalità e la democrazia .

I SEGRETARI GENERALI
DOMENICO PANTALEO – FRANCESCO SCRIMA – MASSIMO DI MENNA

 

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ANP

L’Anp esprime la sua solidarietà alle famiglie delle vittime del gravissimo attentato che, con bestiale e cieca violenza, ha colpito oggi gli ignari e incolpevoli studenti dell’Istituto Professionale “Morvillo-Falcone” di Brindisi.

Accanto alla manifestazione del profondo cordoglio per l’uccisione di una studentessa dell’Istituto, l’Anp riafferma la condanna per ogni forma di violenza e si dichiara vicina a quanti – istituzioni, dirigenti, docenti, operatori scolastici, studenti e loro famiglie – si adoperano per ripristinare nella scuola e nella comunità brindisina il necessario clima di coesione e solidarietà sociale che isoli e condanni gli autori di un gesto tanto efferato quanto inaudito, che colpisce oggi una scuola per colpire il futuro del Paese.

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ANIEF

Attentato Brindisi: sgomento e dolore. Urge risposta immediata dello Stato.

L’attentato di oggi davanti una scuola di Brindisi, di matrice mafiosa secondo le prime valutazioni degli inquirenti, deve essere punito in maniera esemplare e deve convincere lo Stato a essere più presente in quelle scuole che in molte realtà del sud e delle zone di periferia rappresentano l’ultimo baluardo di legalità”. Così commenta a caldo Marcello Pacifico, presidente dell’Anief.

Devono essere assicurati alla giustizia – continua Pacifico – quei vigliacchi traditori che oggi hanno distrutto più di una famiglia. L’occasione delle manifestazioni che si terranno a Palermo il 23 maggio prossimo davanti alle più alte autorità del governo per ricordare l’impegno della lotta a ogni tipo di mafia deve essere seguito da un serio piano di intervento del MIUR per fornire risorse, strumenti e finanziamenti adeguati che non possono esseri quelli dedicati alla sola celebrazione di alcune ricorrenze, pure necessarie ma non esaustive. Basta iniziare da piccole risposte come quella ancora non data alle strutture vandalizzate della scuola dello Zen di Palermo”.

Bisogna affiancare all’insegnamento di ‘cittadinanza e costituzione’ comportamenti etici corretti e privilegiare la partecipazione democratica degli studenti alla vita della scuola e della nostra società, nel massimo rispetto e con grande fiducia nelle nostre istituzioni. Come sindacato – conclude il presidente Anief –  ci battiamo fin dalla nostra fondazione per il rispetto della legalità e del diritto: il 23 chiuderemo la Segreteria nazionale, in segno di lutto per le vittime di oggi e di ieri che ricorderemo in piazza e nei convegni organizzati per confermare la scelta per il partito della giustizia”.

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ANDIS

L’ANDIS, interprete dello sgomento e del dolore dei Dirigenti Scolastici per l’attentato di Brindisi, che ha colpito con barbara violenza gli studenti e la loro scuola, esprime commossa partecipazione al lutto, aderisce a tutte le iniziative contro la strage, che si stanno organizzando in Puglia e in Italia e propone che per un giorno tutte le scuole d’Italia idealmente si intitolino a “Morvillo-Falcone”.

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GILDA

Ordigno Brindisi, fatto di gravità inaudita. Fare subito chiarezza

Il commento a caldo di Rino Di Meglio sull´attentato davanti all´istituto scolastico Morvillo Falcone

“E´ la prima volta che viene colpita una scuola. Si tratta di un fatto di gravità inaudita”.

E´ il commento a caldo di Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, sull´attentato davanti all´istituto scolastico femminile ‘Morvillo Falcone´ di Brindisi.

Secondo Di Meglio “il nome stesso della scuola e la coincidenza con la tappa odierna della Carovana della legalità fanno nascere più di un sospetto sulla matrice dell´esplosione”.

“Se si accertasse che l´ordigno è collegato a episodi paramafiosi, sarebbe davvero sconcertante. Le scuole, infatti, sono l´avamposto delle istituzioni. Occorre, dunque – conclude il coordinatore nazionale del sindacato – il massimo sforzo per fare chiarezza al più presto”.

Roma, 19 maggio 2012
Ufficio stampa Gilda degli insegnanti

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UCIIM

Incommensurabile nella sua gravità l’attentato che stamani ha colpito non solo l’Istituto professionale “Francesca Laura Morvillo Falcone” e l’intera comunità brindisina, ma che ha anche ferito dolorosamente il cuore della Scuola tutta, dell’umana convivenza di un popolo che si considera civile ed ispirato ai valori più alti, sia per tradizione che per aspirazione.
Infierire brutalmente e con evidente intenzionalità sui ragazzi, sui nostri figli, è inconcepibile, contro natura, neanche le bestie feroci arrivano a tanto.
Come è possibile decidere con il senso della ragione il sacrificio di giovani innocenti nel momento in cui stanno per varcare la soglia del loro luogo di incontro e di crescita?
E’ un disegno efferato a cui bisogna reagire con ogni determinata acutezza di indagine circa il fatto criminoso, ma anche in merito alle motivazioni che esulano da qualsivoglia ragione, all’entro-terra in cui è stato concepito, ad eventuali collegamenti.
E’ un atto esecrando che deve chiamare a raccolta la comunità civile di tutto il Paese, far nascere uno spirito di solidarietà tenace e costante tra tutte le forze sane della nostra società, per stroncare ogni tentativo di eversione in ogni contesto.
Perché le parole, i cortei ed i propositi non si vanifichino col passare dei giorni, per dare senso concreto ad un impegno umano e civile inderogabile è assolutamente urgente che ciascuno di noi s’interroghi su come prendere parte ad una cordata di risalita verso i valori concreti da vivere nella quotidianità e si carichi della propria parte di corresponsabilità.
Gli studenti dell’Istituto “Francesca Laura Morvillo Falcone” avevano scelto di affrontare i problemi della legalità, si erano distinti per il loro interesse ed è forse per questo che sono stati posti nel mirino di criminali senza Dio, né Patria, né umanità.
Altri esempi significativi che tutti rammentiamo, le lenzuola bianche di Palermo ed i cortei dei giovani calabresi con gli striscioni “e adesso ammazzateci tutti”, dimostrano come i nostri ragazzi siano sensibili ai valori autentici della convivenza civile e della fratellanza cristiana.
Se qualcuno perisce nella trincea della vita, le idee, le aspirazioni, la tensione, l’entusiasmo non muoiono.
Il sacrificio di Melissa Bassi, unito alla sofferenza di tanti, deve scuotere gli animi e far germogliare una copiosa fioritura di coraggioso impegno per la legalità non solo proclamata ma testimoniata nell’essenzialità della vita.
Alla famiglia di Melissa, ai Genitori degli altri ragazzi colpiti, al Dirigente ed ai Docenti dell’Istituto, alla comunità di Brindisi, alla Scuola italiana ferita da tanta nefandezza l’UCIIM nazionale è vicina e solidale, impegnata più di sempre ad intensificare l’opera educativa a favore dei questi giovani che sicuramente costituiranno domani una società migliore di quella che stiamo loro consegnando.

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DISAL

Istituto Professionale S.S.S. “Morvillo Falcone”

Brindisi

Al dirigente scolastico prof. L. Abbadessa

Caro collega,

con tutti i soci e gli amici della nostra associazione professionale siamo vicini a te ed a tutta la comunità scolastica che dirigi in questo momento drammatico. E lo siamo non a parole ma condividendo con tutti voi il nostro impegno educativo quotidiano.

La barbarie che una mente ottenebrata ha progettato e realizzato, il grande dolore che ha generato non incrineranno certo l’impegno della scuola, che resta e deve sempre più restare luogo di educazione e di resistenza umana al degrado, da qualsiasi fonte provenga.

Essendo anch’io in un Istituto Professionale immagino il tuo e vostro impegno quotidiano, faticoso sì, ma al servizio di un futuro degno di questa nazione, dove esistono ancora tante energie e risorse positive.

Ogni giorno a scuola tentiamo di proporre modelli positivi, di arginare l’invadenza nichilista del vuoto quando non delle umane distorsioni; ogni giorno tentiamo di comunicare buone ragioni per sperare ed impegnarsi nel cammino di crescita dei nostri ragazzi. Questo è il grande servizio al nostro popolo. Servizio e percorso nel quale, da buoni dirigenti, non abbandoneremo mai la “nostra nave” !

E questo facciamo nonostante chi, in modi espliciti od obliqui, magari dopo roboanti dichiarazioni, in qualche modo giustifica la violenza e la sopraffazione credendo addirittura di nobilitarla, come purtroppo in passato è già successo.

Con affetto.

Roberto Pellegatta