Comunicato stampa Sindacato SAB del 01-06-11

SINDACATO AUTONOMO DI BASE

(Federazione Sindacati Autonomi SCUOLA.BASE)

 

www.sindacatosab.it
E-MAIL: sindacato.sab@sabcs.191.it

Segreteria Generale Via Roma n. 100 cap 87012 CASTROVILLARI tel. e fax 0981-27736

 

-Comunicato Sindacale-

Prot. 1/6 sg

Lì, 01/06/2011

Alla Stampa e TV -Loro Sedi-

 

Oggetto: Proposte del sindacato SAB nell’audizione del 31/5 in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati sul decreto Sviluppo.

 

La segreteria generale del SAB, tramite il segretario generale prof. Francesco Sola, con riferimento all’invito ricevuto all’audizione del 31 maggio nella VII commissione cultura alla Camera dei Deputati per la formulazione di proposte di modifica al Decreto Sviluppo, alla cui discussione ha partecipato, con il prof. Vincenzo Cozzino, segretario regionale della Campania, l’ins. Liliana Gagliano, membro della segreteria generale, preliminarmente rigetta le proposte di attribuzione di un bonus per chi non si è spostato di provincia nelle graduatorie ad esaurimento, sia perché fuori tempo massimo e cioè dopo la scadenza di presentazione delle domande dei precari, sia perché non bilanciato dalla stabilità dei posti e degli organici secondo il principio della continuità didattica in base alla quale si vogliono bloccare i trasferimenti, le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie per cinque anni.

Alla luce dei contenziosi in atto, che stanno creando aspre tensioni tra gli stessi docenti precari oltre che con il M.I.U.R., il SAB ritiene che debbano essere emanate disposizioni urgenti atte a ripristinare situazioni di diritto che assicurino ai docenti interessati certezze operative da parte Ministeriale e limitino lo stato di belligeranza di “tutti contro tutti” attualmente in atto,

Il SAB propone quanto segue:

-in relazione all’inserimento a pettine dei docenti inclusi nelle graduatorie di coda, si ritiene che sarebbe opportuno l’inserimento a pettine di tutti i docenti inseriti nelle graduatorie di coda. Infatti la sentenza della Corte Costituzionale n. 41/2011 ha dichiarato l’illegittimità degli accodamenti; il giorno successivo la Corte di Cassazione con sentenza n. 3032/2011 ha attribuito al tribunale ordinario anziché al T.A.R. la competenza a trattare questa tipologia di ricorsi, pertanto un inserimento a pettine, solo parziale, darebbe pieno e legittimo diritto ai docenti esclusi dal “pettine” di ricorrere presso il tribunale ordinario, innanzi al giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro, con un contenzioso che si trascinerebbe ancora per anni.

-In relazione alla permanenza obbligatoria di anni cinque nella provincia di destinazione dei docenti che saranno immessi in ruolo dalle prossime graduatorie provinciali, questa O.S. esprime la propria contrarietà in quanto l’istituto delle assegnazioni provvisorie risponde ad oggettive esigenze di famiglia come l’avvicinamento a figli e coniuge, mentre l’utilizzazione, sovente, consente a docenti soprannumerari o in esubero di alleggerire situazioni di intasamento nella provincia di origine, trovando posto in province dove i relativi posti sono disponibili. A ciò si aggiunga che il costo della vita è diverso nelle differenti aree del paese e quindi rientrare nella provincia richiesta significa, per il personale interessato, un alleggerimento delle spese da sostenere.

-In relazione alla esclusione dalle graduatorie ad esaurimento di quei docenti che hanno acquisito, entro il termine di scadenza delle attuali. domande di aggiornamento, e/o acquisiranno entro il 30 Giugno p.v. i titoli abilitanti di laurea in Scienze della formazione primaria e/o di superamento di corso abilitante COBASLID e/o SFP/AFAM di Strumento Musicale classe A077, se ne chiede l’inserimento, con riserva per quei candidati che acquisiranno il titolo entro il 30 Giugno 2011, e a pieno titolo per quegli aspiranti che ne sono già in possesso, come è già avvenuto per gli aggiornamenti pregressi.

-In relazione al sistema di reclutamento si fa presente che, ad oggi, le linee direttive presenti ed operanti sono rappresentate da una parte dalla legge 417/89 “doppio canale”, modificata dalla legge 124/99; e dall’altra dai concorsi ordinari, per alcuni dei quali, le graduatorie risultano tutt’ora vigenti, basti pensare al concorso indetto con D.M. 23/03/1990 e al concorso indetto con D.D.G. 1999. In pratica per quanto concerne i concorsi ordinari si procede, ancora attualmente, alle assunzioni, a distanza di 21 anni dall’indizione o, nel migliore dei casi, di 12 anni dall’indizione, mentre dalle graduatorie ad esaurimento si assumono “in primis” e legittimamente, dopo anni e anni di attesa, i precari storici. Questa situazione di “empasse” del sistema di reclutamento ha determinato e a tutt’oggi determina immissioni in ruolo di docenti molto avanti con gli anni e, nel contempo, la messa in attesa, in “stand by”, di generazioni di giovani laureati. Per uscire da una situazione che fa dell’Italia il paese con i docenti più anziani d’Europa, sarebbe opportuno, nel solco già segnato dal “doppio canale”, assumere sia dalle graduatorie ad esaurimento, sia dalle graduatorie scaturenti da nuove procedure di reclutamento. Nel merito si precisa quanto segue:

-Bandire concorsi ordinari o forme di reclutamento alternative, con durata delle graduatorie non superiore ad un triennio.

-Blindare, dalla prossima tornata, le graduatorie ad esaurimento non consentendo alcun accesso ulteriore.

-Riconoscere ai candidati che superano un nuovo concorso ordinario, non destinatari di contratto a tempo indeterminato, l’inserimento immediato nella seconda fascia delle graduatorie di istituto.

-Riconoscere un punteggio aggiuntivo a quei candidati che, per la stessa classe di concorso, hanno superato una nuova procedura concorsuale.

-Tener conto ai fini dell’accesso alle nuove procedure concorsuali anche dei candidati in possesso delle lauree acquisite con il precedente ordinamento.

-Pubblicare, nel più breve tempo possibile, le tabelle di accorpamento delle classi di concorso e le relative corrispondenze tra titolo di studio e classi di insegnamento.

-Con l’apertura di una nuova stagione di reclutamento e con graduatorie la cui validità temporale non superi il triennio, si consentirebbe una consistente entrata nella scuola italiana di docenti giovani, svecchiando il personale che ormai ha un’età media preoccupante. Gli ultimi “giovani” docenti assunti, risalgono alle procedure concorsuali indette nel 1982 e nel 1984.

 

F.to Prof. Francesco Sola
Segretario Generale SAB
( Fed.ne Scuola.Base)