Specializzazione sul sostegno conseguita all’estero: va riconosciuta, anche solo con i 24 cfu

Il Tar Lazio, con sentenza del 15 maggio, accogliendo il ricorso proposto dall’avv. Guido Marone, ha finalmente accertato che il titolo di specializzazione sul Sostegno conseguito in Romania, quando in possesso dei 24 CFU, deve essere riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione.

Con la sentenza odierna, quindi, si definisce che coloro che abbiano conseguito il titolo di Sostegno all’estero, e siano in possesso dei 24 CFU, hanno diritto al riconoscimento del titolo in Italia, ed ai conseguenti diritti ad ottenere incarichi di docenza sul Sostegno, e, laddove in posizione utile, anche l’immissione in ruolo.

‘Questa decisione’ commenta l’avv. Guido Marone ‘vede accolte le tesi che abbiamo da sempre sostenuto in giudizio, e sancisce definitivamente il diritto ad ottenere il riconoscimento del titolo di Sostegno conseguito all’estero, anche senza abilitazione sulla classe di concorso. Invero, anche alcune recenti sentenze del TAR, avevano omesso di pronunciarsi in tal senso, richiedendo, illegittimamente, il contestuale possesso dell’abilitazione su materia per concedere il riconoscimento sul Sostegno. Invece, grazie all’attività giudiziale, siamo riusciti a ribaltare questo orientamento, palesemente sbagliato e discriminatorio, e, finalmente, la Giustizia Amministrativa ha accolto le nostre tesi, costringendo il Ministero ad effettuare il riconoscimento del titolo di Sostegno, quando il docente è in possesso anche dei 24 CFU’.

‘A questo punto’ conclude l’avv. Marone (www.leggescuola.it.) ‘puntiamo ad ottenere, con l’accoglimento dei nostri ricorsi, l’inserimento a pettine nelle GPS di Prima fascia sin dal prossimo settembre, così da consentire ai nostri assistiti di avere incarichi di docenza sin dall’inizio dell’anno scolastico.

Prof. Avv. Guido Marone