Presentata al Governo interrogazione sul gioco d’azzardo

INTERROGAZIONE

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
al Ministro dell’economia e delle finanze
al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Premesso che:

il gioco d’azzardo patologico è stato riconosciuto ufficialmente dalla stessa Organizzazione mondiale della sanità come una vera e propria patologia, classificata dall’Associazione psichiatrica americana all’interno dei «disturbi del controllo degli impulsi»;

secondo i dati più recenti in materia, in Italia per circa 800 mila persone il rapporto con i giochi a premi è a elevato rischio gioco patologico, mentre 2 milioni  sono a rischio moderato;

dai dati risulta che solo nel 2011 i cittadini italiani hanno speso circa 76 miliardi di euro in giochi legali ( a cui, secondo le stime più  prudenziali,  vanno aggiunti  altri 10 miliardi di euro  spesi nel circuito illegale), cifra  che corrisponde a circa  il 10 per cento della spesa delle famiglie per consumi e a  circa 1260 euro pro capite ;

inoltre, come evidenziato anche in un dossier  “Azzardopoli” pubblicato da  Libera, stretto è il collegamento  tra gioco d’azzardo e criminalità organizzata: si tratta, infatti, di una vera miniera d’oro, di una industria che non conosce crisi,  un’industria, però,  che distrugge le persone, rovina le famiglie e fa prosperare l’usura;

particolari preoccupazioni suscita la crescente diffusione del gioco tra i giovani, tra cui numerosi minorenni, molti dei quali manifestano comportamenti compulsivi legati al gioco, in particolare d’azzardo; si tratta di vere e proprie forme patologiche che determinano forme di dipendenza particolarmente pericolose, e come tali  hanno un consistente rilievo sociale;

tra i minorenni il 39 per cento ha, infatti, investito per la prima volta dei soldi per giocare tra i 18 e i 25 anni, mentre il 38,4 per cento tra i 13 e i 17 anni;

alla luce di tale grave situazione suscita ancora più sconcerto la campagna promozionale messa in atto all’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato nelle scuole italiane “giovani_gioco” , un  progetto che coinvolge 70mila studenti e che, secondo le dichiarazioni del direttore dei Monopoli, si vuole estendere alle fasce dei minori più piccoli;

estremamente pericolosi, infatti, risultano i messaggi  contenuti nel dvd presentato nell’ambito di tale progetto dalla stessa AAMS che, a parere dell’interrogante,  in modo inequivocabile,  stimolano i minori  al gioco d’azzardo, lasciando chiaramente intendere  che i ragazzini debbano giocare d’azzardo “almeno un pò”; questo, infatti, è il messaggio che  sembra arrivare leggendo gli esiti proposti nel test interattivo contenuto nel dvd;

un forte allarme è stato lanciato in merito alla pericolosità di tale campagna promozionale anche dalle diverse  associazioni impegnate sul fronte della lotta al gioco d’azzardo nelle sue forme degenerative e legate alla criminalità organizzata, CONAGGA (Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d’Azzardo), CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), Gruppo Abele, Libera ed Alea-Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio, che hanno rivolto un appello al Presidente del Consiglio Monti affinché si attivi  per la sospensione della campagna promozionale in questione;

le stesse associazioni hanno sottolineato la gravità dei messaggi diseducativi e fortemente ambigui degli esiti proposti nel test interattivo contenuto nel dvd, in particolare ove si  afferma  che  : “Evolve chi si prende una giusta dose di rischio, mentre è punito chi non rischia mai o chi rischia troppo!”;“Ci si attacca alla rete, al cellulare, alle slot machine  o ai videopoker parcheggiati nei bar per dare risposta al primordiale bisogno di vincita che l’essere umano ha in sé”;

inoltre, l’esito previsto per un giovane che nel test dichiara di non apprezzare il rischio e il gioco d’azzardo, è il seguente: «Ti manca solo una frusta tra le mani… lo spirito del bacchettone aleggia sulla tua testa! Per te non esistono colori, tutto è bianco o tutto è nero. Il gioco è rischio ed a te i rischi non piacciono, meglio aggirare gli ostacoli. Così facendo, però, perdi tutte le sfumature della vita. Integerrimo… o semplicemente rigido come un ghiacciolo appena tolto dal freezer? Urge ammorbidente»;  il profilo ritenuto migliore dal test è quello di chi dichiara di giocare d’azzardo almeno un po’: «Tutto sommato hai una buona idea di cosa sia il gioco. Non sei un fanatico, ma non ti fai mancare una partitella ogni tanto… giusto per tenerti in allenamento. Il tuo motto? Poco non fa male nemmeno il veleno! Bilancia in equilibrio»

le molteplici criticità contenute nel progetto “Giovani e gioco”, più volte denunciate, si evincono  chiaramente anche dal video diffuso dalla stessa AAMS a sostegno di tale campagna promozionale,  anch’esso ricco di messaggi diseducativi e fortemente ambigui;

considerato, inoltre,  che:

la diffusione di messaggi che incitano al gioco d’azzardo è ancor più grave e pericolosa in periodi di crisi economica, come l’attuale, quando più forte è il rischio che il ricorso al gioco rappresenti l’ultima risorsa per quanti credono, illusoriamente, di potersi risollevare da una situazione di disagio economico, ovvero di poter realizzare facili guadagni,

è necessario, dunque, tanto più in questo periodo, che le istituzioni pubbliche promuovano un atteggiamento culturale che veda prevalere, capacità, merito e competenza come elementi di promozione individuale e sociale, capaci di moltiplicare occasioni ed opportunità di costruzione di comunità in cui ognuno possa sentire di avere un ruolo fattivo e responsabile; capaci di moltiplicare le sentinelle ed i recettori per potere intercettare le paure, le solitudini, le precarietà prima che queste sfocino in quella sensazione di impotenza che non lascia possibilità di scelta di costruzione di futuro;

occorre una politica sul gioco pubblico in Italia che non solo si occupi di tutelare il profitto economico ed erariale, ma anche di valutare gli impatti negativi conseguenti ad un incremento di investimenti dei cittadini in tali ambiti di spesa nei termini socioeconomici più ampi;

tutto ciò premesso si chiede al Governo:

se  sia a conoscenza del contenuto della campagna promozionale messa in atto  all’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato nelle scuole italiane “Giovani e Gioco” e quali siano le sue valutazioni in merito:

se  non ritenga che i  messaggi in essa contenuti siano fortemente ambigui, pericolosi e comunque poco adatti  al  giovane pubblico  a cui la compagna promozionale è rivolta e, se per tali motivi non ritenga necessario prevederne l’immediata sospensione;

se corrisponde al vero che la campagna dei Monopoli di Stato che “avvicina i giovani al gioco” preveda la distribuzione di materiali multimediali nelle scuole e qualora tale materiale sia stato già distribuito già avventa presso alcuni istituti scolastici se non si ritenga di dover provvederne al recupero;

se non ritenga necessario e ormai non più rinviabile,  vista la sempre crescente diffusione del gioco d’azzardo nel nostro Paese, attivarsi per una completa revisione della normativa che regolamenta tale settore;

se e quali progetti di ricerca ed intervento nell’ambito delle aree inerenti le dipendenze patologiche, tra cui il gioco d´azzardo, intenda promuovere e realizzare in collaborazione  con le tante strutture accreditate e realtà associative che operano nell’ambito di tale settore;

se non ritenga opportuno  introdurre maggiori restrizioni in materia di monopolio dei giochi e offerta via web in relazione ad obiettivi prioritari quali la tutela dei consumatori, la prevenzione delle frodi, il contrasto ad una spesa eccessiva dei cittadini collegata al gioco nonché la prevenzione di turbative all’ordine sociale.

(Mariangela Bastico)